A cura di Giuseppe Merlino.
Lo Yoga è l’insieme delle tecniche mentali e fisiche che consentono il raggiungimento dello stato di illuminazione e di congiungimento con il divino. Esistono cinque tipi di yoga, ma in Occidente viene chiamato genericamente yoga quello che per l’induismo è lo Hatha Yoga, cioè lo yoga fisico ed è comune il fraintedimento che questa disciplina serva solo a migliorare il proprio benessere fisico e mentale.
I cinque tipi di yoga sono:
Jnana yoga (yoga della conoscenza)
Bhakti yoga (yoga della devozione)
Karma yoga (yoga dell’azione)
Raja yoga (yoga della mente)
Hatha yoga (yoga fisico)
JNANA YOGA: è lo yoga della scuola di pensiero Advaita vedanta. Lo scopo di questo yoga è il raggiungimento della consapevolezza dell’identità del proprio “Se” (Atman) con il principio universale, il Brahman. Si ottiene in tal modo la liberazione (Moksha) dal Samsara, cioè dal mondo illusorio dove siamo imprigionati. La causa di tutta la sofferenza e degli attaccamenti è l’ignoranza metafisica (Avidya); essa agisce come un velo (Maya) che ci impedisce di percepire la nostra natura reale e divina. Nella sua ignoranza, l’anima individuale (jiva) stupidamente si convince di essere separata e diversa dal Brahman. La conoscenza del Brahman rimuove questo velo permettendo il raggiungimento della Moksha.
Si tratta in definitiva di acquisire la reale consapevolezza che non esiste nulla al di fuori della nostra mente e che noi siamo incatenati e prigionieri in questo mondo mentale ed illusorio e che l’unico vero “pensante” universale è il Brahman.
BHAKTI YOGA: è uno yoga per le persone meno evolute spiritualmente. Si basa sulla devozione (Bhakti) in Dio. Questo yoga è il più adatto alla maggioranza dell’Umanità, perchè non richiede spiccate capacità intellettive o abilità particolari. Non ha importanza a quale Dio sia rivolto questo intenso Amore, sia esso Cristo, Allah, Visnu o Shiva. Tutti i grandi mistici cristiani e mussulmani hanno inconsapevolmente praticato il Bhakti yoga per raggiungere la loro liberazione.
KARMA YOGA: e’ lo yoga dell’azione. L’uomo che pratica il Karma yoga continua a vivere come sempre la propria vita, ma compie con distacco tutte le proprie azioni senza alcun interesse per i loro risultati. Le azioni svolte con distacco, senza desiderio o avversione, in armonia con la legge naturale, non producono karma ed in tal modo si progredisce sulla via della liberazione.
RAJA YOGA: è lo yoga che ha il suo fondamento nel controllo della mente. Questo yoga insegna la padronanza dei sensi e delle fluttuazioni del pensiero. La tecnica del raja yoga si basa dunque sulla concentrazione e sulla meditazione per giungere alla liberazione finale. La nostra mente è come una scimmia che salta di ramo in ramo e lo stadio iniziale di questa disciplina è il più difficile e consiste nel “fermare la scimmia” per ottenere quel silenzio interno che ci fa scorgere il divino che è in noi.
HATHA YOGA: è lo yoga basato su antichissime discipline fisiche e psichiche originarie delle scuole iniziatiche dell’India e del Tibet. Si inizia con gli Asana (posizioni del corpo per meditare). Poi si procede con il Pranayama che è un insieme di tecniche di respirazione. Lo stadio finale di questo yoga è la meditazione finalizzata al raggiungimento del Samadhi (liberazione).
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