Virabhadra = mitico guerriero indiano.
- Grande apertura classica: partendo da Tadasana, sollevate un piede a martello finché il ginocchio superi l’ombellico, poi aprite lateralmente la coscia piegata e affondate con un passo abbondante (espirando). Inspirando stendete entrambe le gambe e riportate il busto in posizione centrale. Espirando assestate il bacino, correggete la posizione delle anche in modo che siano entrambe parallele al pavimento; abbiate cura che i piedi siano perfettamente perpendicolari tra loro e che una linea immaginaria unisca il tallone del piede avanzato con l’arco plantare del piede arretrato.
- Ora inspirando sollevate le braccia fino a giungere le mani sopra la testa e stendete tutto il corpo verso l’alto. Trattenendo l’aria ruotate il busto il bacino e le spalle nella direzione del piede avanzato; espirando piegate il ginocchio della gamba avanzata e scendete con il busto in modo da formare una linea retta che partendo dall’esterno del piede arretrato giunga fino alle mani unite sopra la testa. Il mento è ritratto, l’addome poggia sulla coscia, e il diaframma sorregge il busto obliquo. Affondate con l’inguine della gamba avanzata e con l’esterno del piede di quella arretrata.
- Per uscire, inspirando, stendete la gamba avanzata e tirate su il busto (sempre con le mani giunte sulla testa e le braccia tese). Ruotate il piede puntellando il tallone e ritornate con il bacino e le spalle frontali. Flettete la gamba arretrata e con un balzo ritornate con i piedi uniti. Il piede che era fermo raggiunge quello che avevate inizialmente mosso, così sarete pronti per ripete la posizione dall’altro lato.
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