Eka = Uno
Utthita = Allungato, Stirato
Pada = Piede
Hasta = Mano
Asana = Posizione
Posizione di un piede disteso afferato dalle mani.
- Posizionatevi in Tadasana, spostate il peso del corpo su un solo piede, avanzate l’altro senza spostare il vostro baricentro e puntellatelo sul tallone. Le gambe sono entrambe ben tese, il piede avanzato è ad angolo retto con lo stinco venendo così ad assumere la classica posizione denominata “a martello”. Ora, inspirando, sollevate le braccia tese lateralmente, allungatevi verso il cielo, sollevate il diaframma e la cassa toracica, il dorso, l’addome, le spalle. Espirando ritraete l’ombellico e flettete il busto in avanti piegando solo la gamba di sostegno. Abbassate più che potete il bacino, spingetelo indietro e verso il basso fin quando le ginocchia (quella arretrata piegata e quella avanzata distesa) non si troveranno alla stessa altezza. Le mani afferrano le dita del piede puntellato ed esercitano una trazione costante, l’addome pigia sulle cosce e la fronte si porta a contatto delle ginocchia. In posizione respirate regolarmente: vista la compressione addominale e la posizione del busto, la respirazione si focalizzerà tra le scapole; lasciate che il respiro smuova questa zona liberandola dalle tensioni presenti con l’aiuto dell’allungamento muscolare. Il movimento del diaframma unito alla compressione intra-addominale esercita una efficace stimolazione dell’intestino e degli organi dell’addome, è per questo che si consiglia di avanzare per primo il piede destro.
- Per uscire dalla posizione tiratevi su inspirando, stendete la gamba di sostegno e sollevate il busto, utilizzate le braccia come se fossero delle leve per mantenere il busto ben dritto durante la risalita, tenetele stese e ben aderenti alle orecchie. Una volta tornati in posizione eretta, con le braccia in alto e entrambe le gambe tese (solo quella leggermente avanzata è puntellata sul tallone), espirando, abbassate le braccia lateralmente e ritraete il piede avanzato tornando così nella posizione di partenza Tadasana.
Questa posizione mette alla prova il nostro equilibrio, le nostre gambe e la nostra schiena.
Ricercate un costante equilibrio tra la distensione della gamba avanzata e la trazione delle braccia, tra l’allungamento del dorso e la compressione dell’addome sulla coscia di sostegno.
Questa posizione tonifica i muscoli della coscia piegata mentre distende le catene muscolari della gamba distesa.
Rinforza le caviglie, le ginocchia e le braccia.
Rilassa il fondo schiena, assesta il bacino, allunga la regione infra-scapolare e scioglie le vertebre cervicali.
Esercita una stimolante compressione dell’addome e delle viscere, favorendo la peristalsi intestinale.
Attiva la tiroide e tonificagli organi genitali.
È ottima per alleviare dolori e contrazioni lungo la colonna vertebrale.
Vista la compressione dell’addome, il respiro affluirà nella regione infrascapolare.
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