Virabhadra = mitico Guerriero indiano.asana = posizione
Posizione del Guerriero 2.
- Grande apertura classica (vedi Virabhadrasana 1). Gambe larghe, ginocchia tese, piedi perpendicolari tra loro.
- Ora, inspirando, sollevate le braccia tese fino ad unire i palmi al di sopra del capo, allungate il busto e la colonna vertebrale verso l’alto, sollevate il diaframma e mantenete lo sguardo dinnanzi a voi. Trattenendo l’aria ruotate il bacino e il busto in direzione del piede col quale avete aperto. Espirando flettete il ginocchio della gamba avanzata fin a quando la coscia non sia parallela al pavimento; tenete lo stinco perpendicolare al suolo così da formare un angolo retto tra il polpaccio e la coscia. Abbiate cura che il ginocchio piegato non superi la linea dell’alluce, distribuite equamente il peso tra la pianta e il tallone del piede avanzato, e spingete con forza a terra l’esterno del piede arretrato. Inoltre, mentre abbassate il bacino, sollevate il mento, inarcate il capo e ponete lo sguardo sulle mani giunte in alto. In posizione respirate regolarmente, rinnovate di attimo in attimo l’allungamento del dorso e la distensione della parte anteriore del busto (addome e torace).
- Per uscire, inspirando, stendete la gamba avanzata, puntellate il tallone e ponete lo sguardo dinnanzi a voi. Espirando riponete i piedi paralleli tra loro, flettete il ginocchio della gamba arretrata e con un balzo, inspirando, il piede che era fermo raggiunge quello che si era mosso.
Sviluppa il torace, aumenta la capacità polmonare e facilita la respirazione.
Rafforza i muscoli della schiena e tonifica quelli addominali.
Allevia la rigidità alla schiena, alle spalle, alle scapole e al collo.
Rinforza le ginocchia e le caviglie.
Riduce il grasso accumulato attorno ai fianchi.
Allevia l’acidità e facilita la digestione.
Rinforza la vescica, regola le funzioni uterine, allevia il dolore mestruale e riduce il flusso abbondante.
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